Come e perché può essere utile valutare il proprio manager?

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Quali sono le domande da fare e cosa conviene aspettarsi? Ecco qui qualche spunto!

Cosa deve fare un manager?

Esistono molte definizioni ed informazioni su questo argomento in rete e nella letteratura (ad esempio il One Minute Manager). Ma in questo contenuto non parliamo direttamente di cosa deve fare ma piuttosto di come viene valutato dai propri colleghi a cui fanno riferimento. 

 

"I leader che non ascoltano saranno circondati da persone che non hanno niente da dire"
Andy Stanley (pastore)

 

Quali le principali domande alle quali rispondere?

Ecco un esempio di alcune delle domande da porsi, a nostro avviso, per la valutazione di un manager:

  • Quanto il tuo manager svolge azioni per la crescita e la tua formazione professionale?
    • Questo è importante per la tua crescita professionale, partecipare a corsi, aumentare le proprie competenze non solo è utile a te ma anche all'azienda in generale. Proporre la partecipazione a corsi o certificazioni è utile, non solo da parte del manager ma anche da parte tua!
  • Quanto il tuo manager ti spinge a dire quello che pensi realmente?
    • Non è semplice avere un clima aziendale pronto a farlo. Spesso in alcuni contesti diventa complicato dire ciò che si pensa. Per svariati motivi, ad esempio: si teme di fare brutta figura, si teme di ferire un collega, si pensa di sollevare problemi e quindi si viene percepiti come "disturbatori". Sono diverse quindi le motivazioni che ci spingono a "stare in silenzio". Tuttavia, provando apertamente a parlare e costruendo gradualmente un ambiente ricettivo e propositivo, queste paure vengono meno a favore di un clima aziendale molto produttivo e performante!
  • Quanto fa il manager per promuovere il sentimento di team e la comunicazione tra i membri?
    • Lavorare in un gruppo affiatato è importante. Per sentirsi bene con se stessi e considerati/utili nel gruppo allo stesso tempo. Tuttavia è importante che il manager favorisca questo aspetto all'interno del gruppo e dei singoli, evitando faide interne ad esempio

  • Quanto il tuo manager ti sprona a cambiare con frequenza attività/progetti in modo da crescere professionalmente e vedere cose nuove?
    • Quante volte siamo rimasti ancorati ad una medesima attività per troppo tempo. Entrando quindi in una comfort zone difficile a seguito da cambiare. Anche se il cambiamento è qualcosa che spaventa molti, diventa essenziale poterlo gestire e sentirlo come un alleato e non come un nemico. Cambiare attività è salutare ogni tanto (attenzione, questo non significa necessariamente cambiare lavoro, ad esempio in Aglea, parlando di sicurezza SAP esistono molte sfaccettature di questo argomento, su parecchi clienti). Ci serve per imparare cose nuove mettendosi in gioco. Con più sperimenti questa sensazione (che può certamente non essere semplice) con più successivamente sari veloce nell'adattarti ai cambiamenti. Per affrontare le sfide future è necessario sapersi adattare velocemente!
  • Quanto il tuo manager recepisce tue proposte e suggerimenti?
    • Se fai proposte e queste sono sempre disattese o non prese in considerazione, sicuramente può essere frustrante, soprattutto se non vengono fornite alternative o spiegazioni. Valuta caso per caso e fai in modo che ti sia sempre fornita una giustificazione a riguardo in caso di scelte diverse
  • Quanto il tuo manager ti responsabilizza per affrontare in autonomia le sfide quotidiane?
    • Esistono diversi tipi di persone. Quelle che si aspettano di fare qualcosa su preciso input e quelle che desiderano essere più autonome cercando lavori più creativi rispetto a quelli ripetitivi. Questo non significa che ci sono persone di serie A o B. Ma piuttosto è che ognuno di noi deve trovare la giusta collocazione nella percentuale che ritiene corretta. Tuttavia, è importante capire quale sia la nostra autonomia del lavoro e se ci sono reticenze nel fornirla. Parliamo quindi di manager accentratori o delegante. Valuta con attenzione questo aspetto. Spesso può diventare un collo di bottiglia (in entrambe le direzioni, manager o collaboratori)