5 suggerimenti su come scrivere la tesi utile per la ricerca di un posto di lavoro!

Thesis

Quali tipi di tesi? Quando? Come prepararsi? Perché conviene farlo?

1) Che tipo di tesi vuoi fare?

Esistono due macro-tipologie di tesi:

  • Ricerca (sperimentale), quindi, semplificando qualcosa di "nuovo"
  • Compilativa (curricolare), una elaborazione di fonti e documenti già presenti in letteratura

Inoltre, può avere senso capire se la tesi debba essere fatta "in università" oppure in azienda. Questo aspetto può essere molto rilevante ai fini dell'introduzione nel mercato lavorativo. Non ci sono scorciatoie ed ogni scelta può avere vantaggi e svantaggi. 

Tuttavia, decidere di effettuare una tesi in azienda può essere un primo momento per capire se l'argomento è di proprio interesse e soprattutto capire come funziona l'ambiente lavorativo.

Quest' ultimo aspetto non è infatti da sottovalutare. Alcune società pur avendo moltissima visibilità e prestigio (anche brand famosi) hanno delle cattive reputazioni alla prova dei fatti come clima aziendale

2) Come la scrivi?

In questo caso intendo con quale "mezzo" tecnologico. Seppur di minore importanza rispetto al contenuto vero e proprio può avere senso capire come affrontare questo argomento.

Sostanzialmente ci anche qui due macro-mondi:

  1. Quello Microsoft, quindi Word, PowerPoint etcc..
  2. Quello puramente scientifico ed accademico es. LaTeX

 

Anche se LaTeX o il modo Mac è molto diffuso negli ambienti universitari e di ricerca, nella quasi totalità delle aziende non sono strumenti utilizzati. 

Questo non significa che per partito preso si debba scegliere il mondo Microsoft, tuttavia, alcuni strumenti utilizzati in università non saranno presenti e nemmeno proponibili in azienda. Quindi se sei affezionato a questi strumenti ricordati che in azienda, probabilmente, non ci saranno e quindi sarà importante coltivare anche la tecnologia Microsoft.

3) Lunghezza

Su questo punto c'è sempre parecchio dibattito, si tende molto ad allungare per fare "volume", tuttavia, a mio avviso è meglio puntare sulla qualità piuttosto che quantità. Simula di essere tu a ricevere il lavoro che farai e di doverlo valutare. Ti aspetteresti un elaborato molto lungo ma di poca sostanza oppure viceversa?

4) Bibliografia

In questo caso l'utilità della bibliografia, oltre ad essere comunque un metro di giudizio, è importante per far capire a chi leggerà l'elaborato quanto ti sei documentato.

Se non altro per capire quanto la tua idea su un determinato argomento è sufficientemente supportata dalla letteratura attualmente presente.

Non sottovalutare quindi questo aspetto.

5) Cosa si aspettano in azienda

L'ideale sarebbe a mio avviso sviluppare un progetto utile all'azienda, non tanto per una attività contingente ma per proseguire poi all'interno dell'azienda un eventuale progetto.

Attenzione non dovrebbe essere una attività camuffata da consulenza per un progetto one-shot, ma qualcosa di continuativo.

Se vuoi seguire questo percorso informati quindi con l'azienda e valuta se ci sono progetti interessati per il tuo percorso.

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